Interrompo le testimonianze su come la gente vive questo periodo per parlare di sport, e più precisamente di tennis. In questa disciplina è già tempo di bilanci, perché domenica 22 Novembre è terminato l’ultimo torneo dell’anno, le ATP Finals. Come nel 2019, per fare il punto della situazione con uno sguardo anche al futuro, mi affido a Paolo Bertolucci, uno dei nostri tennisti più vincenti, dal 2000 telecronista per Sky Sport e dal 2010 collaboratore per la Gazzetta dello Sport. Lo trovate anche in libreria con l’opera autobiografica “Pasta Kid Il mio tennis La mia vita”, scritto nel 2015 con il giornalista Lucio Biancatelli e con il libro “Il rinascimento del tennis italiano”, appena uscito e scritto con Vincenzo Martucci.
Partiamo proprio da qui: com’è venuta l’idea di questo libro e che messaggio vuole trasmettere al lettore?
L’idea è stata di Martucci perchè mancava un racconto di quello che è stato il tennis italiano negli ultimi quarant’anni. Io ho dato il giudizio tecnico mentre lui si è occupato della parte storica.
Passiamo ora al tennis giocato. Quali i top e i flop del 2020?
Nei top inserisco Medvedev, Sinner, Nadal e Thiem, nei flop Berrettini e Tsitsipas.
Qual è stata la partita più bella?
Tante, anche se rimangono più in mente le ultime… Al Master direi che ce ne sono state 3-4, la finale di ottimo livello, ma anche l’incontro Nadal-Thiem e la prima semifinale, quella tra l’austriaco e Djokovic. Alle ATP Finals sono convinto che si siano viste super partite, una media paurosamente alta.
Oltre ai già citati, tra gli italiani-e chi l’ha stupita di più in positivo e chi maggiormente in negativo?
Musetti ha fatto ottimi progressi, così come Sonego. Per quanto riguarda chi mi ha deluso, direi tutto il movimento femminile, tranne la Trevisan.
Un anno fa (qui l’intervista )disse che Djokovic prevarrà su Federer e Nadal come slam vinti: 12 mesi dopo la pensa ancora così ?
Sì, anche se ha bucato gli Us Open. Rimane tra i tre quello più fresco, ma non mi meraviglierei se finissero a pari slam.
Nadal dominerà ancora sul rosso o Thiem, o altri, riusciranno a vincere il Roland Garros e qualche master sulla terra?
Se sta bene come salute, propendo per Rafa.
Crede che Federer potrà ripeter il 2017? Punterà molto su Wimbledon e le Olimpiadi, vero?
È molto, molto difficile, perché sono passati quattro anni,ma è anche vero che per altri sarebbero il doppio. Sì, chance ne avrà anche lui, ma bisogna vedere a che livello riuscirà ad esprimersi, come tornerà dopo le operazioni.
Su cosa deve puntare Sinner per fare il definitivo salto di qualità ?
Jannik deve lavorare sotto l’aspetto tecnico, tattico e fisico. Se sarà bravo ad accelerare i tempi, ancora meglio, ma credo che le somme vadano tirate fra tre anni.
Che 2021 prevede per lui?
Mi auguro riesca a giocare sessanta partite per immagazzinare esperienza e che si confermi, anzi che salga di qualche gradino.
E Berrettini riuscirà a riprendersi dopo un anno sottotono?
Il 2020 di Matteo è stato sottotono per problemi fisici che non gli hanno consentito mai di giocare in condizioni ottimali. Per questo gli auguro tanta salute e che possa riprendere da dove aveva lasciato l’anno scorso.
La Trevisan saprà dare continuità all’ottimo risultato ottenuto al Roland Garros?
Penso proprio di sì; è stata sfortunata perché in campo femminile non ci sono stato altri tornei che le avrebbero potuto far prender maggior fiducia. Dovrà lavorare su certe cose, ma d’altronde lei è l’unica che può giocare a certi livelli. Mi auguro che venga fuori qualcosa di nuovo, perché la Giorgi ormai ha una certa età ed ha avuto recentemente vari infortuni.
A chiusura non può mancare un suo pensiero sul triste periodo. Si sente di dire come ha vissuto questo anno? Come vede l’anno che sta per iniziare?
L’ho vissuto come tanti, forse tutti: shoccato, segregato a fine inverno e in primavera; ho approfittato di un respiro estivo e poi eccomi ancora richiuso. Speriamo ci serva di lezione, anche se non mi è sembrato visto che ci siamo ricaduti… Il problema ora non è tanto Natale e Capodanno, ma pensare a come ripartire l’anno prossimo, altrimenti sprofonderemo sempre più in basso, sia dal punto di vista sanitario che economico. Credo nel vaccino, convinto che solo così le cose potranno (dovrebbero?) migliorare e, ripeto, mettiamoci in testa che il problemi non sono certo lo scambio di regali e i brindisi di fine anno! Io mi vaccinerò di sicuro, anzi, se me lo iniettassero tra i primi, sarei più che felice. Non so dire se sia giusto renderlo obbligatorio, forse lascerei libertà di scelta, però chi non si vaccina ha una grossa responsabilità, quella che può infettare altri…un peso non da poco!
Ringrazio molto Paolo Bertolucci per la disponibilità dimostrata anche stavolta.
la foto di Bertolucci è del sito www.tennisworlditalia.com
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