Falasca, +Europa

Elezioni: Falasca (+Europa) “obiettivo battere la marea d’odio e sostenere un governo europeista”

Siamo entrati nel momento decisivo della campagna elettorale, il 4 Marzo torneremo a votare per le elezioni Politiche e i cittadini di due importanti Regioni, Lombardia e Lazio, saranno chiamati anche al rinnovo dei consigli regionali. Un sondaggio che ha coinvolto oltre settecento studenti della Bocconi, pubblicato dalla rivista universitaria “Tra i leoni”, rileva che in questa università il Pd è il partito più votato (33%), seguito al 23% da +Europa che nel resto del Paese arriva solo al 3%. Risultato ancora più interessante se si considera che i quattro partiti del centrodestra messi insieme raggiungono poco più del 20% ( Forza Italia 11%, Lega 5% e Fratelli d’Italia 3%, UDC 1%) e il Movimento 5 Stelle si attesta al 3,5%. Credo, quindi, valga la pena di sentire cosa ci dice un rappresentante della lista della Bonino che, tra l’altro, si è laureato in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e dele Istituzioni Internazionali proprio alla Bocconi. Sto parlando di Piercamillo Falasca, un intellettuale, anzi un’anima errante per usare l’espressione con la quale lui stesso si definisce. Nel concreto, Falasca attualmente è direttore del magazine on line “Strade”, contributor presso il quotidiano “Il Foglio”, oltre all’impegno politico di cui ho parlato prima. In passato ha lavorato alla Camera dei Deputati con il deputato Benedetto Della Vedova (Scelta Civica per l’Italia).

Quale il tuo giudizio sui tre governi che si sono avvicendati a partire dal 2013, in particolare sull’ operato in Europa e rispetto agli altri continenti?

•Governo Letta (Aprile 2013- Febbraio 2014)

I membri del Governo Letta dopo aver giurato

•Governo Renzi (Febbraio 2014- Dicembre 2016)

I membri principali del Governo Renzi (Premier e Ministri)


•Governo Gentiloni (Dicembre 2016- Dicembre 2017)

I membri principali del Governo Gentiloni (premier, sottosegretario alla Presidenza e Ministri)

Si è trattato di governi molto diversi, nonostante siano stati sostenuti dalla stessa base parlamentare, eccezione fatta per il primo periodo del 2013 quando Letta era sostenuto anche da Forza Italia. La differenza è stata certamente data dal carattere della leadership e dalle condizioni esterne in cui hanno operato. Ma un elemento è stato comune: il tentativo di tenere l’Italia ancorata al percorso di riforme intrapreso fin da fine 2011 dal governo Monti. Non so se lo ammetteranno mai, soprattutto Renzi, ma senza il lavoro sporco fatto da Monti non ci sarebbero potuti essere i governi Letta, Renzi e Gentiloni.

A proposito di quest’ultimo, cosa pensi del fatto che nelle ultime settimane di vita si è riusciti ad approvare solo la legge sul cosiddetto bio testamento e non anche quella sullo ius soli (temperato)?

Una occasione mancata, una enorme occasione mancata per centinaia di migliaia di giovani italiani senza cittadinanza. La mancata approvazione dello ius soli temperato è un’ombra su questi anni. Speriamo davvero che gli italiani diano il voto a una maggioranza capace di approvare finalmente quella legge di civiltà nella prossima legislatura. Noi di +Europa l’abbiamo messa nero su bianco nel programma.

Manifestazione di italiani senza cittadina
corrispondenzaromana.it

La campagna elettorale è entrata nelle ultime due settimane: quale il tema o i temi che possono influire in maniera più decisiva sull’esito delle elezioni?

L’economia è e resta il tema centrale. Ma questa volta, a differenza del passato, c’è un clima di odio che non fa bene alla democrazia. Rabbia, violenza verbale e purtroppo anche non verbale, distorsioni della realtà. Battere questa marea di odio è l’obiettivo di Emma Bonino e della lista europeista che lei guida.

Alla fine + Europa, la lista che tu sostieni e con la quale sei candidato alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3, si è alleata con la coalizione di centrosinistra: condividi a fondo questa scelta?

Saremmo potuti andare da soli, ma abbiamo scelto di apparentarci con la coalizione di centrosinistra per non favorire la vittoria dei nostri veri avversari politici: i sovranisti, i nazionalisti, i razzisti… C’è chi non condivide questa scelta, ma sono certo che da qui al 4 marzo la gran parte di loro capirà che oggi era importante scegliere un campo di gioco. Detto questo, siamo e restiamo diversi dal Pd. Noi chiediamo un voto per noi e per il nostro programma. L’obiettivo è sostenere un governo europeista, e solo un governo europeista.

Qual è il punto del programma di + Europa a cui tieni maggiormente ?

Il punto del programma che più mi scalda il cuore è il futuro dell’integrazione europea: difesa comune, welfare europeo, elezione diretta del Presidente della Commissione. Il punto che invece mi vedrebbe protagonista in Parlamento riguarda senza dubbio le liberalizzazioni. È un dossier cruciale, il modo per aprire e rendere dinamica l’economia e la società italiana, al passo con l’Europa e l’Occidente.

una convention del movimento Forza Europa, poi diventato la lista eletttorale + Europa

Alla data attuale ti senti di fare un pronostico sulle elezioni politiche e sulle due elezioni regionali?

Nessun pronostico. Croce sul simbolo di +Europa e nessun pronostico. Non voglio fare conti o divinazioni. Ricordo a tutti: ogni voto conta, dovunque voi siate residenti in Italia!

Sei direttore editoriale del magazine online “Strade” e contributor al Foglio: quando e come hai iniziato? Che futuro vedi per il mondo dei giornali, on line e cartacei?

Ho iniziato da sempre, ho sempre amato scrivere e mettere su carte il mio pensiero. Partecipare al dibattito e al mercato delle idee è una specie di vocazione. Il futuro dell’editoria è e sarà sempre più intermodale. La carta non scomparirà a breve, cambierà forma, valore e significato, così come siamo prossimi al cambiamento del ruolo e della funzione dei siti Internet. Ormai viviamo in un flusso social: quando mai digitiamo sulla tastiera “www punto..”? Quasi mai. Però questo crea una enorme pressione per le scelte imprenditoriali ed economiche dell’editoria del futuro. Chi saprà sopravvivere e innovare, ci sarà e saprà reperire le risorse necessarie.

A questo proposito, come ritieni si possano combattere le fake news?

Quella contro le bufale, le balle, le fake news, le post verità è la sfida del nostro tempo. Ma il vaccino è solo uno: un sistema dell’istruzione che sappia formare una coscienza critica più solida nei cittadini. Conoscere per deliberare, ma anche riconoscere la verità per deliberare.

Grazie a Piercamillo per il tempo che mi ha concesso, buon lavoro ed in bocca al lupo!