Federer insaziabile! Fa 97 a Rotterdam e celebra al meglio il ritrovato numero uno

Federer non si accontenta più! L’obbiettivo di questa settimana, tornare numero uno dopo cinque anni e mezzo, a quattordici anni dalla prima volta e diventare il più vecchio di sempre al vertice del ranking, era già stato raggiunto venerdì sera ma ha fatto ancora meglio. Roger, infatti, ha vinto per la terza volta il torneo 500 di Rotterdam, asfaltando il povero Dimitrov, battuto in meno di un’ora. Per l’intramontabile campionissimo di Basilea si tratta del titolo numero novantasette, sempre più vicino alla magica quota cento ed anche ai 109 di Connors. Insomma, non è proprio vero che Federer non abbia più alcun traguardo da raggiungere. Questa vittoria gli è anche utile per allungare su Nadal nel ranking: nella classifica che uscirà domani,lunedì 19 Febbraio, sarà davanti a Rafa per 345 punti, sufficienti a garantirgli di rimanere in cima fino a Indian Wells, ossia fino al 18 marzo, altre quattro settimane che fanno in totale trecentosei, equivalenti a duemilacentoquarantadue giorni.
Tornando al torneo, Roger ha perso solo un set, proprio nella partita storica dei quarti di finale, probabilmente perchè accusava un po’ la tensione. Contando anche l’Australian Open vinto esattamente tre settimane fa, Federer ha allungato la striscia a dodici vittorie con soli tre set persi, i due della finale nello Slam e, appunto, quello contro Haase in terra olandese. Numeri davvero notevoli per questo straordinario atleta e uomo, nel senso letterale della parola, ossia fuori dall’ordinario. Ormai sono terminati gli aggettivi e dire ciò non è affatto retorica.

Federer con l’omaggio ricevuto dal direttore del torneo per il record stabilito

Federer – Dimitrov 6-2 6-2

Lo svizzero supera per la settima volta il bulgaro in altrettanti incontri.
Il primo set si decide già nel quinto game quando Roger infila il primo di due break consecutivi approfittando di tanti errori di Grigor. La differenza la fanno proprio gli errori non forzati, ben dieci in più commessi da Dimitrov (13-3).
La svolta del secondo set arriva ancora prima perché Federer conquista il break già nel primo game. L’avversario non si riprende più, denotando anche qualche problema fisico e sul 3-1 Roger ottiene un altro break.
Una finale a senso unico, veramente dominata dal campionissimo di Basilea che ha chiuso con più dell’ottanta per cento di punti vinti con la prima, mostrando anche oggi qualche magia.