Pellegrini vince ancora : la divina ha conquistato in rimonta ancora una medaglia, e addirittura d’oro, nei 200 stile libero, la sua specialità, nei mondiali in corso di svolgimento a Gwangju. Per la campionessa veneta si tratta dell’ottava edizione in cui finisce sul podio, un risultato davvero eccezionale che rappresenta un record assoluto. Probabilmente è rimasta stupita anche lei stessa di cos’è riuscita a fare a 31 anni, un’età notevole nel nuoto. In questi quattordici anni (anzi quindici considerando l’olimpiade di Atene 2004, dove fu la più giovane sportiva italiana a salire su un podio individuale) non sono mancati i momenti di crisi ma i grandissimi campioni sanno risollevarsi e tornare a vincere ed emozionare, anche lottando contro il tempo che passa, come fanno (o provano a fare) anche Federer, Buffon, Valentino Rossi e pochi altri.
Riviviamo i sette mondiali che hanno preceduto l’ottava meraviglia di ieri nella Corea del Sud, cui vanno aggiunte ovviamente Europei e Olimpiadi.
Montreal 2005
La prima medaglia è purtroppo un argento: l’oro sfuma per soli tredici centesimi sebbene Federica fosse giunta alla finale da favorita, considerati i notevoli progressi dei mesi precedenti.
Melbourne 2007
Due anni dopo il metallo della medaglia è il bronzo, giunto dopo il record del mondo ottenuto nella semifinale. Purtroppo nella finale la rivale Manaudou è riuscita a fare subito meglio.
Roma 2009
Nei mondiali in casa arriva finalmente il primo oro nei 400 stile libero col record mondiale. Due giorni dopo riesce a ripetersi, vincendo anche i 200, migliorando il suo limite di due secondi rispetto al tempo dell’anno precedente e stabilendo il decimo record prima dei ventuno anni. E’ anche la prima nuotatrice della storia a scendere sotto i 4’00 nei 400 sl e sotto 1’53 nei 200.
Shanghai 2011
Si va in Oriente con l’allenatore parigino Lucas, con cui aveva iniziato a collaborare l’anno prima dopo la morte di Castagnetti nell’ottobre 2009. Anche in Cina Federica fa doppietta, primeggiando sia nei 400, ove rifila due secondi alla britannica Adlington, che nei 200 con una grande rimonta, conclusa a 25 metri dall’arrivo. Pellegrini vince ancora e diventa, così, la prima campionessa a vincere l’oro in queste due specialità in due mondiali consecutivi.
Barcellona 2013
In Spagna arriva nei 200 un argento che profuma tanto di oro considerata la delusione delle Olimpiadi inglesi dell’anno precedente e il fatto che fino a poco tempo prima aveva dichiarato che non avrebbe fatto questa specialità. Certo, c’è un po’ di rammarico per il piccolo distacco dalla vincitrice, l’americana Franklin, che ha staccato la Pellegrini di soli trentatrè centesimi.
Kazan 2015
In Russia un argento ma è comunque significativo per due motivi: primo perchè a vincere è la giovanissima statunitense Ledecky e secondo perchè con questa medaglia ottiene un nuovo primato, la prima e unica atleta in grado di salire sul podio, nella stessa specialità, in sei mondiali consecutivi.
Da sottolineare anche che, insieme con le compagne, entra nella storia del nuoto azzurro con la prima medaglia (argento) vinta nella 4×200 m sl.
Budapest 2017
La Pellegrini vince ancora con un’altra eccellente prestazione nella sua specialità, trovando con un ottimo sprint negli ultimi 30 metri l’oro che le mancava dal 2011. In Ungheria giunge, così, la prima sconfitta per la Ledecky. Diventa, così, la nuotatrice più vittoriosa nella storia dei campionati mondiali nei 200 m stile libero, con quattro ori, tre argenti e un bronzo.
Incredibile, strepitosa, infinita, straordinaria…in queste ore non si contano gli aggettivi affibiati alla Pellegrini sui social, nei bar e sui mass media (tv, radio e giornali).. Non ci sono, insomma, davvero più parole per descriverla.
Grazie Federica per tutte le emozioni che ci hai regalato e che continuerai a regalarci. Orgoglioso di essere tuo tifoso …e anche tuo coetaneo.
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