Ora lo dice anche la matematica: la Juve, già 5TORIA e LE6GENDA (HI5TORY and LE6END per gli amanti della lingua inglese), è anche un mi7o (MY7H)!! Alle 22:34 del 13 Maggio 2018 con il pareggio di Roma, diventano quattro i punti di vantaggio sul Napoli con una sola giornata ancora da disputare e la Vecchia Signora vince, così, il settimo scudetto consecutivo, il trentaseiesimo in assoluto, il quarto con Allegri dopo i tre conquistati sotto la guida di Conte, che vanno ad aggiungersi alle quattro Coppa Italia. Una serie che per la gioia dei milioni di tifosi bianconeri, tra cui chi scrive, rimarrà nella storia dello sport mondiale, e non è retorica ma la pura realtà, piaccia o non piaccia agli altri.
Non è stata, però, per la Juventus una passeggiata perchè il Napoli è rimasto in vetta fino a metà marzo e poi ha resistito fino quasi alla fine, andando addirittura a vincere a Torino il 22 Aprile, tornando così a solo un punto di distacco. Proprio quando tutti davano la Juve per morta o quasi, la squadra torinese ha avuto una grande reazione, andando a vincere a San Siro contro l’Inter con due goal tra l’87 e l’89’ e poi battendo il Bologna nonostante lo svantaggio del primo tempo. Al contrario, la squadra campana è crollata psicologicamente a Firenze e poi ha impattato contro il Torino, scivolando di nuovo a meno sei. Vincere in questo modo, quando (quasi ) tutti, compresi purtropo anche alcuni tifosi bianconeri ma non il sottoscritto, non se lo aspettano, fa godere ancora di più.
Negli sport di squadra conta il gruppo, e così anche nella Juve. Se, però, si vuole individuare alcuni protagonisti principali, non si possono non citare Dybala, Mandzukic e Higuain per i tanti goal, in particolare quelli del Pipita a Napoli e contro l’Inter nel ritorno e della Joya nella prima parte del campionato e a Roma contro la Lazio nel ritorno. Non contano solo loro i bomber e, quindi, elogi anche per Douglas Costa per come ha spaccato tante partite con assist al bacio, Cuadrado per il ritorno tempestivo dopo il lungo infortunio, Khedira che ha fatto segnare il record personale di reti, Pjanic per l’impeccabile regia. La base è, però, la difesa senza la quale gli scudetti non si vincono e, dunque, complimenti, in particolare, a Benatia, Chiellini, Barzagli, Szczesny e, ovviamente, al capitano e numero uno, Gigi Buffon che ha chiuso come meglio non poteva, ossia con l’undicesimo scudetto e quarta coppa Italia, una strepitosa carriera. Da segnalare anche Marchisio e Lichsteiner, gli altri due che, oltre a Andrea, Giorgio e Gigi, hanno vinto tutti e sette i campionati e le quattro coppe nazionali di questa mitica serie. Bravissimi anche i restanti, compreso chi ha giocato meno o nemmeno un minuto come Pinsoglio, perchè sono stati bravi nel fare gruppo. Dulcis in fundo, elogi anche per il mister, Massimiliano Allegri, ancora di più nella storia del calcio e del club bianconero soprattutto. Il tecnico livornese è stato bravissimo a gestire anche psicologicamente un grande gruppo, non sbagliando quasi mai moduli e formazioni e scegliendo spesso opportunatamente i cambi per correggere le situazioni spinose. Con questi due trionfi, sale a quota undici trofei, nove vinti con la Juventus, dietro soltanto a Trapattoni e Lippi.
Lungo il cammino, alcune tappe sono state più importanti di altre. Ecco quali sono secondo il mio punto di vista.
Juve – Cagliari 3-0
Partire bene è sempre importante E i campioni in carica lo fanno, testando subito la novità di questo campionato . Infatti sul risultato di 1-0 con goal di Mandzukic su cross di Lichsteiner, viene concesso un calcio di rigore, il primo dell’era VAR. Buffon si fa trovare pronto e para il tiro di Farias dagli undici metri. Poi si scatenano gli altri attaccanti con un goal a testa: Dybala, lanciato perfettamente da Pjanic allo scadere del primo tempo, e, infine, Higuain su cross di Alex Sandro .
Juve – Torino 4-0
Il derby è sempre una partita particolare e lo è ancora di più se arriva prima di una partita di Champions, tra l’altro successiva alla netta sconfitta al Camp Nou. La Juve però, non si distrae e supera i cugini con un bel poker, firmato dalla doppietta di Dybala (un goal per tempo, il secondo su assist di Higuain) e dai goal di Pjanic con un gran tiro da fuori area e di Alex Sandro di testa.
Udinese – Juve 2-6
La trasferta di Udine arriva in un momento complicato perchè successivo al pareggio di Bergamo dopo il doppio vantaggio e soprattutto la sconfitta interna contro la Lazio dopo il vantaggio firmato da Douglas Costa con in entrambi i match un rigore sbagliato nel finale da Dybala. In terra friulana arriva un’ottima reazione con una goleada dai connotati tennistici ma l’andamento della partita è stato tutt’altro che lineare: i primi ad andare in vantaggio è, infatti, la squadra di casa ma i campioni in carica ribaltano la situazione prima dell’ìntervallo con un’autorete e con Khedira di testa su cross di Cuadrado ma rimangono in dieci per un’espulsione di Mandzukic causa proteste. Nel secondo tempo vengono ripresi ma, nonostante l’inferiorità numerica, tornano avanti con Rugani su punizione di Dybala e poi chiudono la partita con altri due goal di Khedira (il primo su sponda dello stesso Rugani, il secondo con bel diagonale dentro l’area) e uno di Pjanic con un gran tiro dalla distanza.
Da segnalare anche tre parate notevoli di Buffon nel primo tempo.
Napoli – Juve 0-1
La prima svolta del campionato arriva il primo dicembre. La Juve va a Napoli indietro di 4 punti: siamo sì solo a inizio dicembre ma un divario di sette punti inizierebbe ad essere significativo . E invece i bianconeri non solo non perdono ma addirittura sbancano il San Paolo con un goal in avvio di Higuain, il grande ex che conclude al meglio un bel contropiede iniziato da Douglas Costa che ha servito Dybala il quale ha servito un assist d’oro per il Pipita.
Lazio – Juve 0-1
Un altro snodo importante arriva il 3 Marzo quando nel primo anticipo della ventisettesima giornata la Juventus vendica la sconfitta dell’andata e batte la Lazio con uno stupendo goal nel recupero di Dybala, bravo a rimanere in piedi nonostante la marcatura di un avversario e a scagliare il pallone in rete. Una partita oggettivamente non bella ma è anche con partite così che si vincono i campionati. Con questo successo i bianconeri si portano a -1 dal Napoli ma con una partita in meno ( poi vinta contro l’Atalanta il 14 Marzo) e ci restano perchè i campani perdono nettamente in casa contro la Roma nel secondo anticipo, probabilmente anche perchè provati psicologicamente dalla notizia del trionfo juventino e non sarà l’ultima volta che accade una situazione simile.
Juve – Milan 3-1
Non poteva non mancare in questo excursus la sfida col Milan, che giunge proprio prima della partita d’andata contro il Real. Dall’atteggiamento in campo sembra che un po’ i giocatori ci pensino, sebbene Allegri li avesse esortati a pensare solo ai rossoneri. Dopo il bel goal di Dybala, infatti, i bianconeri non chiudono la partita e subiscono il pareggio dell’ex Bonucci di testa su calcio d’angolo. Nel secondo tempo a sorpresa Max inserisce Cuadrado nonostante sia tornato tra i convocati dopo molto tempo. La mossa si rivela quella giusta perchè è proprio il colombiano a segnare di testa il nuovo vantaggio su cross di Khedira, imbeccato da Douglas Costa, mentre i tedesco, poi, chiuderà la pratica con un bel tiro nell’angolino su assist di Paulo.
Inter – Juve 2-3
L’ultima svolta, in ordine temporale, arriva il 28 Aprile. Dopo la bruciante sconfitta interna nello scontro diretto contro il Napoli e le conseguenti critiche, alcune davvero eccessive e purtroppo provenienti anche dagli stessi tifosi bianconeri (o sedicenti tali), la squadra bianconera va a San Siro contro una squadra bisognosa di punti per continuare a sperare nella accesso alla prossima Champions League. Arriva una vittoria importantissima al termine di una partita ricca di emozioni: Juve subito in vantaggio con Douglas Costa, nerazzurri in dieci per un rosso, deciso dal VAR, a Vecino per fallo su Mandzukic, raddoppio bianconero a fine primo tempo di Matuidi annullato dal VAR. Nella ripresa, i nerazzurri non solo resistono ma addirittura ribaltano la situazione con Icardi e una sfortunatissima autorete di Barzagli. Allegri getta nella mischia prima Dybala poi Bernardeschi e i due non lo tradiscono: la Joya, infatti, dà il passaggio a Cuadrado che propizia l’autorete del pareggio e poi fornisce su punizione, procurata proprio da Federico, l’assist per il goal del vantaggio di Higuain di testa. Vincere così, con due goal negli ultimissimi minuti ed in casa dei nerazzzurri procura una gioia e una goduria davvero notevole.
Cari fratelli e sorelle, siate fieri di essere bianconeri, in questa settimana di festeggiamenti ancora più del solito!
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