Kerber conquista gli US Open. Secondo Slam per la nuova nunero uno

La Kerber, nuova numero uno, è la campionessa degli Us Open 2016. La tedesca ha superato nell’ultimo atto del torneo la Pliskova, che da lunedì salirà al sesto poto del ranking, al termine di un match abbastanza equilibrato. Come un anno fa, quindi, chi batte Serena Williams poi soccombe in finale. Per Angelique si tratta del decimo titolo in carriera, terzo in questo 2016. È, però, il primo successo a New York e secondo in uno Slam dopo quello agli Australian Open sempre quest’anno.
Oggi, domenica 11, alle 22 su Eurosport la finale maschile tra Djokovic e Wawrinka (21-4, 4-2 negli Slam, 0-1 in finali Slam i precedenti).
Buon tennis a tutti !




Kerber – Pliskova (6-3, 4-6, 6-4)

La ventottenne tedesca ha la meglio sulla ventiquattrenne ceca per la quinta volta nel loro ottavo confronto.
Il primo set si decide già nei primi game quando la Kerber ottiene il break alla seconda chance grazie ad un errore gratuito col dritto della Pliskova e lo conferma, dopo aver annullato una palla del contro break con un vincente di dritto salendo, così, sul 2-0. Decisivi gli errori non forzati con la tedesca che ne commette soltanto tre, quattordici in meno dell’avversaria la quale, così, vanifica i sette vincenti in più (15-8).
La svolta del secondo set arriva nel settimo game quando la Pliskova conquista il break con una volée di dritto e consolida il vantaggio portandosi sul 5-3. In questo parziale la chiave sono i vincenti, dieci in più per la ceca che raccoglie anche quasi il 90% di punti con la prima di servizio.
Il terzo ed ultimo set, invece, si decide soltanto nel decimo e ultimo game quando la Pliskova sbaglia una volée di rovescio e un dritto regalando game set e match alla Kerber. Sul 2-3 la tedesca aveva recuperato grazie a due errori gratuiti ( uno col rovescio e uno col dritto) dell’avversaria il break subìto nel terzo game con due sbagli col dritto.
Dai numeri si deduce che a vincere è stata la tennista che ha sbagliato meno: la Kerber, infatti, commette trenta errori gratuiti in meno dell’avversaria (17-47) che realizza quasi il doppio dei vincenti (40-21).