Elezioni a Roma. Parla Beatrice Scibetta: “Non voglio cambiare città, voglio cambiare questa città!”

Si avvicinano le elezioni amministrative e anche alcune principali città italiane, Milano, Roma, Napoli e Torino, ne saranno interessate. La campagna elettorale sta entrando sempre più nel vivo e voglio farvi conoscere una delle candidate nella lista di Alfio Marchini, l’imprenditore romano che ha deciso di correre nuovamente da solo, come fece già tre anni fa. La giovane che ho scelto di intervistare è Maria Beatrice Scibetta, attiva in politica già da molti anni e dal 2013 col movimento di Marchini. Bibi, come la chiamano gli amici, si candidò per la prima volta tre anni fa, ottenendo un buon risultato, e ora ci riprova, in coppia con Alessandro Onorato, il capogruppo della lista Marchini in consiglio comunale.




Da cosa nasce la tua passione per l’impegno politico?

La scelta di impegnarmi politicamente con Alfio Marchini è nata ormai anni fa quando, guardandomi intorno, mi accorsi che non c’era un’alternativa seria per tentare di ricostruire Roma.

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Quando e in che occasione hai conosciuto Alfio Marchini?

Qualche mese prima delle elezioni de 2013 l’ho incontrato insieme ad altri giovani. E’ stato con noi più di dieci ore, ci ha dato spazio, ha capito le nostre proposte e le ha inserite nel programma. Dopo le elezioni, le ha rese concrete attraverso la creazione di centri studi. Abbiamo, così, capito che avevamo visto bene allora, quando affermavamo che l’unico voto utile era il suo.

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Cosa apprezzi del suo progetto politico?

Apprezzo la concretezza e la meritocrazia, il fatto che stia dando spazio a una generazione nuova e a persone veramente competenti in ogni settore, oltre ovviamente alla libertà da logiche partitocratiche che lo contraddistingue.

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Che differenze noti fra la campagna elettorale di tre anni fa e questa?

Stavolta ci conoscono tutti, perché in tre anni abbiamo dimostrato concretezza, denunciando i vari scandali (affittopoli, svendopoli), mandando noi a casa Marino con le nostre firme! I cittadini ci riconoscono una coerenza intellettuale e pratica vera, perché Alfio non ha promesso nulla più di ciò che ha fatto ed è rimasto libero e indipendente. E’ stato al fianco dei cittadini romani, sospendendosi dal consiglio comunale e non rubando soldi. Ha , inoltre, risolto problemi concreti con battaglie portate avanti e vinte, come quella riguardante la Multiservizi (nella quale ottocento lavoratori rischiavano il posto di lavoro!), e l’anagrafe dei lavori pubblici. Adesso, ovviamente, sono numerosissimi i cittadini che gli riconoscono questo merito.

Quali sono a tuo avviso le priorità da affrontare, anche alla luce di quanto è successo a Roma?

Secondo me, le priorità assolute a Roma sono : la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, la rivoluzione totale del sistema del trasporto pubblico e poi la messa in sicurezza della città, oltre che, naturalmente, l’emergenza lavorativa. A Roma, infatti, è assolutamente necessario creare valore, perché Roma è la città più bella del mondo, per cui bisogna darsi da fare seriamente al fine di attrarre giovani da fuori, anziché lasciare andare via i nostri per assenza di lavoro.

romapost.it
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Quali le proposte di lista che senti più tue?

Le centouno proposte che portiamo avanti come lista Marchini si trovano sul sito ed io le condivido e sostengo totalmente. A Roma il 30 gennaio scorso, ho proposto un evento sull’anticorruzione : sul mio sito ci sono cinque delibere che per me sono assolutamente necessarie.

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Realisticamente, che obiettivo ti poni quanto a numero di preferenze?

Mi pongo un obiettivo molto semplice e chiaro: fare un voto in più del primo dei non eletti.

Se Marchini non dovesse andare al ballottaggio, chi sceglieresti tra gli altri candidati e perché?

Nutro la certezza che Marchini andrà al ballottaggio, quindi non mi sono posta il problema della scelta successiva.
Nella malaugurata ipotesi (per Roma, soprattutto, ci tengo a precisarlo!) non ci andasse, dovrei vedere chi sarà di fronte, ma di sicuro, ripeto, non sarebbe una visione felice per la mia città.

cinquequotidiano.it
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In tutte le campagne elettorali, si assiste a colpi bassi fra gli sfidanti e i membri delle varie liste: tu hai ricevuto attacchi personali? Se sì come ti sei difesa?

E’ vero, in ogni campagna elettorale si assiste a episodi di scarsa correttezza. Noi della lista Marchini portiamo avanti i nostri valori fondamentali, che sono la libertà, l’umanità e la correttezza totale. Quindi, non rispondiamo a chi vuole denigrarci e a chi fa campagna contro qualcuno e non per qualcosa, ma andiamo avanti con serenità per la nostra strada, forti delle nostre idee e delle nostre proposte dettate dal grande amore che nutriamo per la nostra città.

Da donna: la Meloni può essere mamma e sindaco di Roma?

Assolutamente sì. Le auguro felicità e serenità totale come mamma, ma dico anche che non può esser sindaco, perché ha già governato con Alemanno, i cui assessori hanno collezionato il record di appalti dati senza gara. Anche lei ha gestito male, con il consociativismo, la città in quell’occasione e per questo non può fare il sindaco, non certo perché sarà mamma!

liberoquotidiano.it
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Tu, a cosa sei disposta a rinunciare in nome dell’impegno politico?

Sono disposta a rinunciare a qualsiasi altro impegno: ho già rinunciato ad un lavoro e rinuncio molto volentieri al tempo libero e a tante altre opportunità, perché è una grande passione e ora la mia priorità assoluta. Non voglio cambiare città, come hanno dovuto fare mia sorella e alcuni miei amici, ma voglio cambiare questa città.