Nel torneo maschile degli USOpen nelle semifinali non c’è stata alcuna sorpresa: la finale sarà tra i primi due al mondo, Djokovic e Federer, per la sesta volta quest’anno, la seconda in uno Slam dopo quella di Wimbledon, col serbo avanti di una vittoria. Nole ha demolito un Cilic mai in partita, mentre Roger ha battuto Wawrinka in modo più agevole di ciò che si potesse pensare alla vigilia, soprattutto considerati i precedenti tra i due degli ultimi due anni. Per Djokovic si tratta della diciannovesima finale in uno Slam con nove trionfi, la quinta a New York, dove ha esultato solo una volta; Federer, invece, domani disputerà la sua finale numero ventisette in un torneo dello Slam con diciassette successi, la settima in America, dove ha già vinto cinque volte, tutte di fila, dal 2004 al 2008, perdendo solo nel 2009 contro Del Potro. In carriera questi due grandi campioni si sono affrontati quarantun volte, con l’elvetico avanti solo di uno, mentre agli US Open i precedenti sono cinque, anche qui con Roger avanti di una vittoria.
Da rilevare, inoltre, che Djokovic farà tutte le finali slam del 2015, cosa che non era gli mai successa, a conferma della sua grandissima annata, che Federer disputerà una finale Slam diversa da Wimbledon, cosa che non capitava dal Roland Garros 2011 e ci arriva al termine di uno splendido cammino, non avendo perso nemmeno un set, l’ultima volta fu a Wmbledon 2008. Dati impressionanti, se pensiamo che ha da poco compiuto 34 anni
Federer-Wawrinka (6-4,6-3,6-1)
Roger sconfigge il connazionale e amico per la diciassettesima volta nel loro ventesimo incontro e lo fa piuttosto nettamente, giocando un gran tennis con una varietà di colpi notevole.
Nel primo set sull’1-0 palla break per Wawrinka, che, però, non la sfrutta. Nel game succesivo è Federer a piazzare il break con quattro punti di fila e lo conferma, salendo 3-1. Sul 3-2 Roger annulla ben tre palle break consecutive. Non accade più nulla e il cinque volte campione del torneo vince il set 6-4.
Il secondo set si apre con una palla break per Federer, ma stavolta Stan si salva. Sul 2-2 Wawrinka annulla ben cinque palle break, di cui tre consecutive aiutandosi con la prima. Sul 3-3, però, Roger infila una serie di tre game, con due break a zero che valgono il set.
Nel terzo set sul 2-1 Federer piazza il primo di due break consecutivi, che valgono set e match. Da rilevare che l’ultimo break è stato concretizzato anche con uno scambio molto lungo, ben venti tiri, solitamente uno dei punti deboli di Roger.