Papa Francesco sorridente ph Il Mattino

Papa Francesco: un’eredità da non disperdere

Torno ad aggiornare il mio blog e non potevo proprio non farlo in occasione della scomparsa di Papa Francesco, una notizia che mi ha toccato davvero molto come sa chi mi conosce di persona o più semplicemente chi mi segue sui social. Per affrontare questo tema, mi sono affidato al mio insegnante di religione al liceo classico che frequentai dai Padri Barnabiti a Lodi, al Collegio intitolato proprio a San Francesco. Sto parlando di Don Simone Giannicola, attualmente parroco della Parrocchia Divina Provvidenza in Firenze

Dove era quando ha saputo della morte di Papa Francesco e cosa ha provato?

Ero in camera mia, stanco morto per le tante e intense celebrazioni della Pasqua e dei giorni che l’avevano preceduta.  Ho provato un grande dispiacere, anche se ero consapevole che non era poi così lontano il momento in cui il Signore l’avrebbe chiamato a sé. Nel dolore, sono però contento che sia successo dopo Pasqua e non prima, perché così è riuscito a dare un ultimo saluto al Suo popolo.

Il Presidente della Repubblica davanti al feretro di Papa Francesco (Sole24Ore)

Come valuta il suo Pontificato?

Non è facile per me fare una valutazione, però il mio è un giudizio positivo, perché mi sembra sia stato un Papa che è rimasto coerente al Vangelo, attento ai principi del Concilio Vaticano II e che ha cercato di servire con molta cura la Chiesa.

Quale le frasi-chiave che lo hanno caratterizzato?

Sicuramente: Il Suo semplice «Pregate per me» (la richiesta con cui chiudeva ogni Angelus e non solo, nda), la raccomandazione rivolta ai sacerdoti: «I pastori abbiano il profumo delle pecore» e quella di ammonimento ai ragazzi: «Scendete dal divano».

Papa Francesco e alcuni ragazzi (ph Avvenire )

In cosa avrebbe potuto fare di più?

Non so, non mi sono mai posto questa domanda, anche perché ha fatto tanto al punto che le persone di altre professioni religiose sono state tutte seriamente affascinate dal suo messaggio, molto più di tanti di noi cattolici che non hanno voluto capirlo.

Quali le differenze e le somiglianze con Papa Benedetto XVI e Papa Giovanni Paolo II?

Ratzinger l’ha molto citato, Woytila un po’ meno, mentre vedo molte analogie con Paolo VI, più di quello che uno potrebbe pensare: ha ripreso tanto dai suoi discorsi e da tutti i suoi documenti principali per cercare di sviluppare il Concilio. Questo è un aspetto che pochi sottolineano. Comunque, direi che, pur dalla sua prospettiva, si è mosso in continuità con chi l’ha preceduto. Poi ognuno ha il suo modo di essere Papa.

Papa Benedetto XVI e Papa Francesco (ph Vatican News)

Cosa ne pensa delle omelie dei cardinali Re e Parolin nelle messe per i funerali e in quella i suffragio?

Non le ho sentite, perché non ho avuto tempo, ma sono d’accordo con il Vescovo di Tortona, monsignor Marini, cerimoniere di Papa Francesco che ne ha sottolineato la devozione per la Madonna, l’attenzione per i più fragili, il suo grande impegno per la pace e infine l’essere stato coraggioso.

Come commenta le tante dichiarazioni sul Pontefice anche da parte di chi non metteva in pratica i suoi insegnamenti?

Molte persone laiche l’hanno apprezzato più di quanto abbiamo fatto noi preti. Credo che ci sia modo e modo di criticare e di esprimere il dissenso, molti purtroppo l’hanno fatto in maniera viscerale e fondamentalista, senza alcun tipo di rispetto. Il Papa non è l’assoluta perfezione, è un uomo come gli altri che cerca di vivere con maggiore responsabilità il Vangelo. La domanda potrebbe essere un’altra: quanto ognuno di noi è coerente con il Vangelo? Parlo almeno di noi credenti!

È d’accordo con chi critica la gente che si è fatta i selfie vicino alla bara?

Già non sopporto quelli che fanno fotografie durante le messe, figurati accanto alla bara… ci sono cose che vanno tenute nella riservatezza.

Guardando al futuro, si sente di rivelare chi è il suo preferito tra i papabili?

No, non l’ho mai fatto. Mi affido allo Spirito Santo che saprà guidare i cardinali elettori verso la scelta giusta, aldilà delle mie preferenze, con tutte le fatiche che ogni elezione del genere comporta. Quello che mi auguro è che possa essere una persona che porta avanti il Concilio Vaticano II, sapendo approfondire e strutturare meglio alcune aperture di Papa Francesco.

alcuni dei papabili (ph Skytg24)

Lei come sta vivendo questo Giubileo?

Sono stato giovedì primo maggio a Roma, ho pregato molto, anche sulla tomba di Bergoglio, cerco di impegnarmi, di stare attento ai fedeli che mi vengono affidati e approfondire un po’ meglio alcune questioni aperte che toccano la coscienza di tanti credenti e non solo.