Locandina mostra Campigli

Com’è cambiata Campiglio… viaggio con tante cartoline, in compagnia di azzurri ricordi

Come ormai ogni estate, tornano puntuali i miei appunti sugli eventi culturali ai quali partecipo con interesse durante il mio soggiorno in Val Rendena.

Inizio con “Ricordi di Campiglio in cartolina con i nostri azzurri”, mostra organizzata da Terri Maffei Gueret a Madonna di Campiglio presso lo Chalet Laghetto, sopra il Museo delle Guide Alpine. Come si può leggere su “Terre alte”, nuovo periodico della Pro Loco di Madonna di Campiglio, l’esposizione ha lo scopo di generare “ interesse, curiosità, ricordi ed emozioni” di un passato remoto, ma anche prossimo. E questo lo fa attraverso uno strumento di corrispondenza oggi quasi del tutto abbandonato, la cartolina. In questa mostra centinaia di immagini affascinanti ci mostrano i volti nel corso del tempo di Campiglio, risvegliando sentimenti e meraviglia.

La curatrice, a tal proposito, ringrazia in particolare Francesco e Barbara, che hanno messo a disposizione la loro raccolta di cartoline, tutti gli atleti “Azzurri” e i loro familiari per i cimeli. Sono testimonianza delle loro vittorie in competizioni molto importanti, quali Coppa del Mondo di sci e Olimpiadi invernali. Non può non ringraziare, infine, gli Enti del territorio che hanno dato il patrocinio alla mostra.

Una visita è senz’altro da mettere in programma: non si può essere in vacanza a Campiglio e non approfittare dell’opportunità di viaggiare a ritroso nel tempo. La mostra sarà aperta  fino al 29 Agosto dalle 16 alle 20 tranne il lunedì e il martedì.

Cerco di incuriosirvi ancora di più, offrendo alla vostra lettura quanto mi ha detto la curatrice.

Qual è stata la difficoltà maggiore nell’allestimento della mostra?

Per quanto riguarda le cartoline, la grande fortuna è stata quella di aver trovato una collezione di due campigliani formata da 1700 esemplari, tutti di Campiglio; io ne ho scelti 458. Quando invece mi è venuto in mente di affiancare al cartaceo l’oggetto storico, che nelle precedenti mostre ho notato  piacere molto al visitatore, mi sono procurata la lista completa dei campioni locali, quarantatré atleti, e li ho interpellati tutti, cogliendo da parte loro gentilezza e disponibilità. Ecco, devo dire che coordinare tutto è stato difficile e lungo, ma penso ne sia valsa la pena, perché chi ha vissuto, o trascorso le sue vacanze, per decenni  qui può provare forti emozioni, ma anche chi è “nuovo” del posto non rimane indifferente.

Quali le caratteristiche dei visitatori?

Sicuramente i più numerosi sono turisti;  passano anche tanti giovani, grazie a Maria Sole, che è di Campiglio e ha dato la disponibilità per tener aperta la mostra. Ma l’emozione la vedo di più negli ultra cinquantenni, perché hanno ricordi propri. Vengono anche gli ospiti affezionati a Campiglio e ai suoi atleti e le famiglie storiche; noto inoltre che c’è gente che torna più volte, il che vuol dire che la mostra piace davvero.

Parlando con i visitatori o nei commenti lasciati, ha trovato, oltre agli apprezzamenti, qualche suggerimento utile a migliorare le prossime esposizioni?

Assolutamente sì, perché c’è sempre da imparare. Per esempio, quest’anno i tavoli neri  li ho posizionati  in mezzo così si possono vedere entrambi i lati, a differenza della mostra di cinque anni fa. Con il passare degli anni, osservando e parlando appunto con i visitatori,  ho imparato che è bello accompagnare il cartaceo con oggetti concreti, cosa che faccio regolarmente, e inserisco sempre un audiovisivo con musiche ad hoc, anche perché ad alcuni piace sedersi qualche minuto.

Che progetti ha per il futuro, magari un catalogo?

Il catalogo mi sarebbe piaciuto,  ma costa tanto … L’unica volta che sono riuscita a stampare un volume è stata due anni fa,  ma allora fu decisivo il contributo degli Enti. Un prodotto bello a vedersi e di cui si senta il desiderio di avere una copia, deve essere di qualità e, quindi, richiede un certo impegno economico. Realizzando un prodotto mediocre si toglie valore all’evento: meglio lasciare che il visitatore si porti il suo personale ricordo. 

Altro non aggiungo. Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità: la magia di ammirare il passato e il presente di Madonna di Campiglio vi aspetta.