Storie di giovani che vincono la crisi (2)

Chi mi segue da molto tempo dovrebbe ricordare che tre anni fa, proprio in questo periodo, parlai di Gianmaria Marzoli che aveva cercato la strada per vincere il difficile momento del mercato del lavoro. Mi ero ripromesso di portare altri esempi di giovani che riescono a “inventarsi” attività, per non farsi travolgere dalla crisi economica. E’ passato un po’ di tempo, ma sono qui.

Stavolta vi parlo di un trio formidabile: la mia amica Federica, il suo fidanzato Filippo e Maria Concetta, amica dei due. Il loro neonato progetto consiste nel promuovere alcuni prodotti tipici di Messina a Milano e, per il momento, nel suo hinterland. Non manca, tuttavia, qualche “incursione” nelle case degli amici che abitano in altre province.

Federica Mari, laureanda in giurisprudenza, con l’intenzione di diventar avvocato e da sempre residente a Milano, ci spiega bene di cosa si tratta.

Quando e come è nato questo progetto?
E’ nato perché amo la Sicilia follemente fin da quando i miei genitori, siccome abbiamo a Santo Stefano Medio una casa da sempre, mi portarono nell’isola a un mese dalla nascita e di seguito per tanti anni. La adoro così tanto che è sempre stato un mio sogno andare a vivere là; per un breve periodo l’ho già anche fatto e non ti nascondo che spero di riuscire a realizzarlo in modo permanente, prima o poi. Intanto, ho pensato che sarebbe stato bello portare i profumi e i sapori dell’isola a casa di chi già li conosce e li ama, ma anche di chi li vuole scoprire. Così, la scorsa estate ho esposto l’idea al mio fidanzato, laureato in chimica farmaceutica e laureando in alimentazione e nutrizione umana, e ad una mia cara amica, Maria Concettta, di professione geometra che possiede dei terreni in provincia di Messina ( infatti i primi viaggi di agrumi li abbiamo fatti con suoi prodotti!) Dopo gli agrumi, abbiamo pensato di iniziare a portare nella metropoli lombarda anche le altre tipicità locali, per fare assaporare le tradizioni culinarie e le eccellenze di quella terra, partendo dalle richieste dei clienti.

Cosa significa il nome che vi siete dati? Come vi siete organizzati?
Appa è l’ abbrevviazione di “appa’ffari”, “lo devo fare”, “ appa pigghiari”, “lo devo prendere”, in dialetto messinese. Lo suggerì Mari a dicembre, nelle vacanze natalizie a me e Filippo e l’idea ci piacque molto: anche nel nome esce la terra che amiamo. Io mi occupo delle vendite, il mio ragazzo soprattutto della contabilità e alla nostra amica spetta in particolare la prima fase, ossia selezionare i prodotti e rapportarsi con i produttori locali. E’ come se fossimo una famiglia, perché Maria Concetta è come una sorella. Per quanto riguarda la provenienza dei prodotti, ci focalizziamo sulla provincia di Messina, partendo dal “mio” paesino, a otto chilometri dal capoluogo. Finora fra i produttori locali che abbiamo coinvolto cito il panificio Brancato, che dal 1957 produce dolci da forno incredibili; l’azienda Villa Fauci di Pezzolo, per le conserve con autorizzazioni dell’ASL necessarie per trasformare i prodotti delle campagne; un produttore di avocadi …Un grande contributo ci viene da Roberto,un nostro amico, che ci aiuta con la creazione delle locandine; mia madre ci ha trovato molti clienti a Carugate, in Brianza, e anche il papà di Mari si è fatto coinvolgere nella raccolta, nonostante qualche acciacco dovuto all’età.

Filippo, Federica e Mari
Filippo, Federica e Mari

Quali sono le doti più importanti necessarie per portare avanti il progetto?
Provare amore per quella terra e sentirsi appagati perché si sta facendo qualcosa di importante affinchè le sue tradizioni e il buono che essa dà non vada perduto o resti chiuso in una realtà troppo piccola, una perdita anche per chi non potrebbe altrimenti conoscere tante cose buone e sane! A me personalmente non pesano né l’impegno, né qualche inevitabile ostacolo, anzi, mi aiuta perché mi sembra di esser in Sicilia.

Quali sono i punti di forza del vostro progetto?
C’è una passione enorme e una ideologia di fondo, ossia offrire solo prodotti naturali, non trattati con diserbanti, conservanti o fertilizzanti, per promuovere il nostro paesino. Lì infatti l’agricoltura si fa da sempre nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone. Lo anche per sostenere i piccoli produttori, spesso sfiduciati perché tagliati fuori dai grandi mercati e per far capire loro che nelle campagne c’è una ricchezza che spesso non è considerata.

Una delle piante di agrumi
Una delle piante di agrumi

Dove, invece, vi siete già accorti di dover migliorare?
Beh, in molte cose perché siamo solo all’inizio, e quindi proprio nella fase di miglioramento. Infatti, stiamo cercando di capire come integrarci al meglio, completarci valorizzando le qualità di ciascuno per far crescere questo progetto .

Oltre agli agrumi, quali altri prodotti alimentari offrite?
Ortaggi, carciofi, finocchi e stiamo sempre aumentando le nostre offerte, naturalmente per i prodotti freschi di stagione, perché portiamo quello che la natura offre in quel momento. Procuriamo anche vari tipi di formaggi (ricotta, pepato…) e anche capperi, pomodori secchi, diversi tipi di conserve, marmellate e alcuni paté, biscottini tipici e ciambelline frolle. La cosa fondamentale è che seguiamo la stagionalità e la naturalità dei prodotti.

dolci (sesamini)
dolci (sesamini)
ciambelle
ciambelle

Cosa consigliate soprattutto?
Dipende un po’ dai gusti di ciascuno, io per esempio vado pazza per gli agrumi… Con questo progetto, vorremmo far capire cos’è buono e cosa no e far passare la voglia di comprare a scatola chiusa i prodotti in vendita. Noi stessi ci stiamo “educando” a una sana alimentazione, perché a volte non si sa cosa si introduce nel nostro corpo mangiando. Non è una novità, oggi se ne parla sempre di più: l ’alimentazione è importante anche per evitare malattie. Qualcuno ci ha fatto notare che i nostri prezzi sono alti, ma ciò non è vero, confrontando il prezzo che gli stessi prodotti hanno nelle catene più famose di supermercati. Ma, soprattutto, c’è una filosofia diversa alla base della merce che proponiamo, dietro la quale c’è un lavoro serio, nostro, ma soprattutto dei produttori. Come detto prima, siamo solo all’inizio di un grande progetto, almeno questo è ciò che speriamo. Perciò, dobbiamo senz’altro farci conoscere meglio; conquistarci la fiducia di chi prova i nostri prodotti e contare sul passaparola .

Federica con un'arancia
Federica con un’arancia

Con quale frequenza effettuate le consegne?
Una volta al mese più o meno. Ci tengo a precisare che vorremmo arrivare a consegnare altrove, oltre che a Milano, ma ci accorgiamo che ci piace anche creare, costruire un rapporto personale col cliente. Ricevere direttamente i complimenti per i prodotti è una cosa bellissima, non lo neghiamo. Allargarci troppo, in questo momento, mi sembra azzardato e comunque non siamo pronti.

Pensi che il legislatore dovrebbe fare qualcosa per agevolare progetti come il vostro?
Sì, ritengo che la legge italiana dovrebbe favorire progetti come il nostro. Purtroppo, invece, non premia assolutamente giovani come noi che si impegnano e si danno obiettivi. Anche a livello di contributi economici non agevola, non incentiva e abbiamo verificato che, anche quando ci sono agevolazioni, bisogna vedere se poi effettivamente si riesce a beneficiarne. La nostra, ad esempio, rientra nei canoni di “Resto al Sud”, progetto di agevolazioni per l’imprenditoria giovanile che si prefigge la promozione territoriale, la riscoperta dei valori e la creazione di turismo nelle regioni meridionali.

Ho visto Federica convinta e contenta di ciò che sta facendo, pronta a mettersi ulteriormente in gioco per il progetto che con Filippo e Mari ha avviato. Chi ha provato i prodotti augura loro il meglio e io, naturalmente, sono fra questi! Perciò vi segnalo la loro pagina facebook che vi permetterà di seguirli e rimanere aggiornati sulla loro attività. Potrete anche, anzi soprattutto, riflettere sulle gustose offerte che portano sulle nostre tavole i sapori delle campagne intorno a Messina. Conoscerete i prodotti che il “formidabile trio” offre alle nostre tavole. In essi sentiremo il sole, il profumo, l’aria, la natura, il lavoro antico che si portano dietro.