Il 6 maggio 2017 doveva essere una data storica per la Cremonese, per il grande popolo grigiorosso e così è stato. L’USC è tornata in serie B dopo undici lunghissimi anni, quattro playoff falliti di cui due in finale, insomma anni e anni di delusioni e amarezze profonde ma d’altronde, per citare Nietzsche,” quello che non mi uccide mi fortifica” e la Cremo si è davvero fortificata, dimostrando di essere più viva che mai. In un pomeriggio caratterizzato da un’incessante pioggia che comunque non ha scalfito la voglia di far festa degli ottomila dello Zini, la squadra grigiorossa è riuscita ad aver la meglio della Racing Roma, ultima in classifica e con pochissime speranze di agguantare i playout, soltanto a tre minuti dal novantesimo. Una partita che è stata lo specchio dell’intero campionato, nel quale la Cremo è caduta ma ha saputo sempre rialzarsi perché, come disse Goethe, “non è forte colui che non cade mai ma colui che cadendo si rialza sempre“. Tornando alla partita, dopo l’immediato vantaggio grazie al goal di Scappini, la squadra allenata da Tesser ha avuto il demerito di non chiudere la partita, sprecando parecchie occasioni. Nel secondo tempo, una sfortunata autorete del portiere Ravaglia e un rigore frutto di un’ingenuità difensiva di Canini hanno fatto vedere i fantasmi del passato ai tantissimi tifosi che hanno riempito lo stadio in ogni settore come non accadeva da una dozzina d’anni. Stavolta, però, non poteva e non doveva andare ancora così: Scappini, ancora lui, rimetteva subito in parità la sfida e poi all’87’ Scarsella, l’ultimo giocatore inserito dall’allenatore, spingeva in rete da un metro la palla del trionfo proprio sotto la Curva Sud Erminio Favalli, esplosa in un boato pazzesco col quale ha potuto scaricare tutta la tensione di quei minuti e la rabbia di intere stagioni. I sei minuti finali, tre regolamentari più i tre di recupero, sembravano non finire mai ma al fischio finale si è potuto finalmente gioire, in vari modi, con urla, abbracci, salti, cori e anche lacrime, ma stavolta di gioia e non più di dolore come troppo spesso è successo negli scorsi anni.
Questo successo è per i giocatori, il mister, i collaboratori, la dirigenza, il patron, tutti col merito di averci sempre creduto, anche quando il distacco dall’Alessandria era davvero notevole. Ed ovviamente è per noi tifosi, in particolare per quegli ultras che fanno sacrifici non indifferenti per seguire la squadra anche in giorni e orari per nulla comodi, scelti soprattutto per accontentare le tv. Infine, ma non certo per importanza, anzi, questa promozione è anche per Domenico Luzzara, storico presidente della Cremonese morto nel 2006, Erminio Favalli, persona dal grande animo nonché grande dirigente dell’USC scomparso improvvisamente il 18 Aprile del 2008, per Eraldo Ferraroni, altro importante dirigente e padre di Maurizio, vice presidente della società e grande tifoso scomparso proprio lunedì Primo Maggio e per tutti gli altri fratelli e sorelle grigiorossi che negli anni ci hanno lasciato, tra cui lasciatemi citare mio nonno Angelo che insieme a mio papà Gianni mi ha trasmesso la passione per la Cremo. E’ bello pensare che sabato 6 Maggio da lassù abbiano guidato la squadra alla vittoria e abbiano poi gioito insieme.
A questo punto, mi pare opportuno e doveroso ricordare come si è arrivati a questa fatidica, ultima ed indimenticabile giornata di campionato. Ecco, quindi, quali sono state dal mio punto di vista le cinque partite chiave di questo campionato perché, se è vero che ogni partita vale lo stesso numero di punti, ce ne sono alcune che hanno un peso specifico diverso per come e quando maturano.
Cremonese-Renate 3-2 (4 Settembre 2016)
La prima vittoria arriva nella seconda partita stagionale ma prima tra le mura amiche e, curiosamente, ha lo stesso risultato dell’ultima. Dopo il pareggio a reti inviolate di Viterbo, i ragazzi di Tesser hanno la meglio sulla squadra brianzola grazie al rigore trasformato da capitan Brighenti ad un quarto d’ora esatto dalla fine della partita. Non erano, infatti, bastati il primo goal dell’attaccante con un’azione personale e quello di Pesce con un bel tiro al volo.
Alessandria-Cremonese 1-1 (3 Ottobre 2016)
Siamo solo alla settima giornata ma la sfida contro la capolista rappresenta già un bivio della stagione sia perché arriva dopo il derby perso in casa contro il Piacenza nonostante tante occasioni, sia perché i punti di distacco sono cinque. La squadra grigiorossa, però, sfodera un’ottima prestazione: passa addirittura in vantaggio con Belingheri che chiude una bell’azione di Salviato, subisce il pareggio soltanto su punizione e nel finale ha la grossa occasione per espugnare il Moccagatta, dove finora i piemontesi avevano sempre vinto. Non arriva la vittoria ma è comunque una grossa iniezione di fiducia per il proseguio del campionato.
Cremonese – Arezzo 3-2 (9 Ottobre 2016)
Si è ancora ad a ottobre ma questa vittoria pazza, assurda, folle è una di quelle che ti fanno pensare che, sì, può essere davvero l’anno buono. La Cremo, infatti, va sotto di due goal dopo nemmeno venti minuti e ci rimane fino all’82’, quando Stanco firma il primo dei suoi due goal che, insieme a quello di Maiorino, autore anche di un assist, valgono un successo tanto importante quanto insperato. Ricordo ancor’oggi le facce incredule dei fratelli e sorelle grigiorossi in curva in quel pomeriggio.
Cremonese-Alessandria 1-0 (20 Febbraio 2017)
Questa è indubbiamente LA partita dell’anno, oltre ovviamente all’ultima di cui ho già parlato. Come all’andata, ci si arriva, purtroppo, dopo una sconfitta nel derby, anzi, una sconfitta molto netta e con la vittoria che manca addirittura dal 30 dicembre. I punti di distacco dai piemontesi sono saliti a nove e, quindi, non c’è altro risultato che la vittoria per continuare a sperare e per tornare secondi. In una serata caratterizzata dalla giusta contestazione della curva sud, il successo arriva grazie ad una punizione di capitan Brighenti all’inizio della ripresa. La vittoria, tuttavia, sarebbe potuta esser ben più ampia considerate le tante palle goal sprecate già nel primo tempo. Questo match rappresenta la svolta, non solo per la classifica ma anche perché i giocatori grigiorossi capiscono che il primo posto è ancora raggiungibile. Infine, dettaglio non da poco vista la classifica finale, con questo risultato gli scontri diretti sono a favore della Cremo.
Prato-Cremonese 0-1 (13 Aprile 2017)
E il sorpasso tanto agognato arriva in una serata di metà aprile. Soltanto tre settimane prima, ciò sembrava ancora impossibile anche ai più ottimisti, considerati i sei punti di distacco. Nel turno Pasquale (anche se si gioca di giovedì), il divario tra le due squadre si è, però, ridotto a un solo punto. In quella giornata, l’Alessandria pareggia nel pomeriggio a Viterbo e così, in uno dei posticipi serali, la Cremo ha la grossa occasione per andare in vetta alla classifica per la prima volta in questo campionato. Ci riesce grazie ad un bel goal di Porcari che fa partire un gran destro da appena fuori area.
“Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni” cantava il grande Battisti e le emozioni vissute in particolare durante quel primo sabato pomeriggio del quinto mese dell’anno ma anche in quelli precedenti non le dimenticherò mai e non è affatto retorica.. Desidero, perciò, ringraziare i fratelli e sorelle grigiorossi con i quali ho vissuto quei momenti perchè senza il loro affetto e calore non sarebbe stata la stessa cosa. Non faccio nomi perchè rischierei di dimenticare qualcuno.
“Sono sempre i sogni a dare forma al mondo” per citare stavolta Ligabue e, quando diventano realtà, è tutto più bello, soprattutto se accade nel modo che ben conosce chi ha letto finora!
Fiero di essere cremonese e grigiorosso.!.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.