Federer non si ferma più, anzi ferma sì, ma il tempo! Roger, infatti, trionfa per la terza volta anche nel terzo Master dell’anno, a Miami, cosa che non accadeva dal 2006, dopo aver vinto gli Australian Open e Indian Wells, un tris che non si verificava proprio da quello stesso anno. Il campionissimo svizzero ha battuto nell’ultimo atto del torneo Nadal, per la quarta volta di fila, dopo i successi di Basilea nel 2015 e i tre di quest’anno (la fnale di Melbourne e l’ottavo in California). In Florida Federer è stato bravissimo a superare ostacoli non certo semplici: all’esordio la giovane promessa Tiafoe, poi Del Potro, agli ottavi in due tie break Bautista Agut, nei quarti un ritrovato Berdych, annullando due match point, e in semifinale Kyrgios in tre tie break molto molto emozionanti con l’australiano che aveva avuto due servizi per vincere il match.
Per Roger si tratta anche del novantunesimo titolo, il Master 1000 numero ventisei, portandosi, così, a sole due lunghezze da Rafa e quattro da Djokovic. Si fa fatica davvero a trovar altri aggettivi per questo fenomeno che continua a stupire tutti, in primis sè stesso, regalando forti emozioni e gioie incredibili ai suoi tantissimi tifosi. All’età di 35 anni e sette mesi sembra riuscire a giocar ancora meglio di quanto fatto in passato. Strepitoso, immenso, eccezionale, si potrebbe continuare così.. Da segnalare dopo il match point l’emozionante abbraccio tra la moglie Mirka e il coach Ivan Ljubicic, due persone molto importanti per Federer.
Federer – Nadal 6-3, 6-4
L’elvetico batte per la quattordicesima volta l’iberico nel loro confronti numero trentasette, portandosi, però, in vantaggio negli scontri sul cemento (10-9),e dimostra di aver finalmene trovato gli accorgimenti tecnico tattici per aver la meglio sul grande rivale, come già mostrato in Australia e in California.
Il primo set è ricco di colpi di scena con ben quattro palle break annullate da Roger e tre da Nadal nei primi sette game. la svolta arriva, infatti, soltanto nell’ottavo game quando alla terza occasione Roger ottiene il break che gli consente di andare a servire per il set. La chiave sono i vincenti: il doppio quelli realizzati da Federer mentre sono pari gli errori gratuiti.
Il secondo set è più avaro di emozioni e l’unico break arriva ancora nel finale: nel nono game sulla terza palla break del set lo svizzero piazza una grande risposta, andando, così, a servire per il match e chiudendo senza troppi problemi alla prima chance.
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