Agli USOpen, ultimo Slam del 2016 in corso sul cemento di New York, è stato completato il terzo turno. Tra i maschi nessuna sorpresa anche se Wawrinka è passato soltanto al quinto set dopo aver rischiato parecchio, considerato che è andato sotto due set a uno contro il britannico Evans. Inoltre, pur perdendo in quattro set, il nostro Lorenzi ha combattutto contro Murray molto più di quanto ci si potesse aspettare, tenuto conto che Andy è il giocatore più in forma del momento e che il trentaquatrenne Paolo veniva da una battaglia massacrante contro Simon. Anche Dimitrov, Thiem e Nishikori hanno vinto in quattro set, gli ultimi due in rimonta mentre Del Potro e Karlovic hanno vinto senza alcun problema. In particolare da segnalare il successo dell’argentino, sia per l’avversario, lo spagnolo Ferrer, testa di serie numero undici del torneo, sia perchè, così, tornerà a disputare gli ottavi in uno Slam dopo più di tre anni (Wimbledon 2013), un’altra conferma dei progressi notevoli di Del Potro dopo il lungo calvario con tante operazioni. Nell’ultimo match di giornata Kyrgios, il ribelle australiano testa di serie numero quattordici, è stato costretto al ritiro contro l’ucraino Marchenko (numero 63) che era avanti due set a uno.
Murray – Lorenzi (7-6, 5-7, 6-2, 6-3)
Lo scozzese, ventinovenne testa di serie numero due e campione agli US Open nel 2012, supera per la terza volta l’italiano, trentaquattrenne che si consola col nuovo best ranking (numero trentacinque), tornando ad esser il primo azzurro in classifica.
Nel primo set sul 3-2 Lorenzi è costretto ad annullare ben quattro palle break, di cui una con la palla corta e una col servizio. Nell’ottavo game, invece, due errori col rovescio di Murray mandano Paolo a servire per il set ma lo scozzese rimedia e si arriva al tie break, vinto dal britannico dopo che l’azzurro aveva recuperato per due volte un mini break. Determinanti i quasi venti vincenti di Murray, tredici in più di Lorenzi (18-5), che compensano i quasi trenta errori non forzati, il doppio dell’avversario (14-28).
Il secondo set si apre con un break di Andy ma Paolo è bravo a rimediare subito. Nel sesto game, però, Murray commette doppio fallo sulla palla break, facendo, poi, altri due gravi errori (una volèe facile sbagliata e una palla steccata) che consentono a Lorenzi di connsolidare il vantaggio, portandosi sul 5-2. Paolo va, poi, a servire per il set ma, come nel primo set, subisce contro break e viene, quindi, agganciato da Andy sul 5-5. Nel dodicesimo game, però, Lorenzi si scatena, guadagnandosi due set point e trasformando subito il primo, costringendo l’avversario a sbagliare molto. Anche in questo parziale, la chiave sono gli errori gratuiti: poco più di dieci quelli commessi dall’azzurro mentre quasi venti quelli del britannico. Da notare anche l’altissima percentuale (ottanta per cento) di punti vinti a rete da Lorenzi.
Il terzo set è quasi a senso unico con Murray che concede solo due game a Lorenzi, primeggiando stavolta sia nei vincenti (17-0) che con gli errori non forzati (4-6).
Come i due precedenti, anche il quarto parziale si apre con un break dello scozzese, che lo conferma annullando una palla del contro break e salendo, così, sul 2-0. La situazione si ripete nel sesto game, quando Murray salva con un punto a rete un’altra palla del contro break, concessa con un doppio fallo. Questa rimane l’ultima emozione del match.
Complessivamente, da sottolineare ancora l’ottima prova di Lorenzi che è riuscito a reggere fisicamente per quasi tutta la partita, realizzando quasi venti vincenti e costringendo Murray a commettere più di sessanta errori non forzati. Nemmeno i più ottimisti si sarebbero immaginati una prestazione simile.
Wawrinka – Evans (4-6, 6-3, 6-7, 7-6, 6-2)
Lo svizzero, trentunenne testa di serie numero tre ha la meglio sul britannico, ventiseienne numero sessantaquattro del ranking, nel loro primo confronto.
Il primo set si decide sul 4-4 quando Wawrinka regala break con due errori gratuiti col dritto, mandando Evans a servire per il parziale. Stan commette esattamente il doppio di errori non forzati (16-8) dell’avversario, vanificando i sei vincenti in più (11-5).
La svolta del secondo set arriva sul 4-3, quando lo svizzero conquista cinque punti consecutivi (anche due errori gratuiti col dritto e un doppio fallo dell’avversario), ottenendo il break che gli consente di andare a servire per il parziale. La differenza la fanno ancora una volta gli errori non forzati con Wawrinka che ne commette stavolta meno della metà di Evans, non facendo nemeno un doppio fallo.
Il terzo set si decide solo al tie break, vinto dal britannico di misura, dopo che lo svizzero era riuscito ad annullare tre set point consecutivi, di cui l’ultimo con un eccellente rovescio, il suo marchio di fabbrica che, però, oggi l’ha spesso tradito. Quasi venti errori non forzati commessi da Wawrinka (8-17), più del doppio rispetto a Evans che va molto bene a rete con quasi il 75% di punti vinti.
Il quarto set si apre con un break del britannico ma l’elvetico rimedia subito. Nell’ottavo game Wawrinka si guadagna tre palle break ma due le annulla Evans con volèe di rovescio e vincente di dritto e l’altra la spreca con un errore non forzato col dritto. Sul 5-5 altro brivo per Stan che è costretto ad annullare col servizio una palla break concessa con un dritto mandato lungo. Si arriva ancora al tie break, vinto stavolta da Stan, dopo aver recuperato due volte un mini break ed aver annullato anche un match point. Stranamente un vincente in più per Evans (14-13) ma anche cinque errori non forzati in più (24-19).
Il quinto set è una formalità per Wawrinka che lo ipoteca subito, portandosi sul 4-0.
Nonostante la vittoria, non certo una bella prova per lo svizzero, che ha commesso in totale più di sessanta errori gratuiti, più dei vincenti, comunque tanti. Dovrà fare molto meglio se vorrà andare avanti nel torneo.
Tra le donne, successo in tre set per la Halep, rumena testa di serie numero cinque, mentre sono passate senza difficoltà le due Williams, la Suarez Navarro, la Radwanska e la Pliskova.
Significativa la vittoria di Serena perché, raggiungendo quota 307 negli Slam, ha staccato la Navratilova.
Ecco ordine di gioco di oggi, domenica 4 settembre
Il primo match di ciascun campo ha inizio alle h17 italiane
Artur Ashe
Konta [13] Sevastova
Keys [8] – Wozniacki
Nadal [4] – Pouille [24]
h 1 am
Kvitova [14] – Kerber [2]
Djokovic [1] – Edmund
Louis Armstrong Stadium
Vinci [7] – Tsurenko
Tsonga (FRA) [9] – Sock [26]
Grandstand
Monfils [10] – Baghdatis (CYP)
Dirette su eurosport 1, 2 e Eurosportplayer