Che usare la bici anzichè spostarsi con l’auto o con altri mezzi sia salutare è risaputo ma andare al lavoro in bicicletta ha degli effetti davvero notevoli e, forse, sorprendenti: un atto così apparentemente banale, infattii, semplice potrebbe salvare milioni di vite: questa è la scoperta fatta dall’Organizzazione mondiale della Sanità con uno studio, presentato durante un corso di un congresso tenutosi a Vilnius.
Al centro del discorso, il problema della sedentarietà, uno stile di vita sbagliato ma, purtroppo, molto praticato, anche per necessità lavorative, che si rivela fortemente dannoso per la nostra salute. Un’abitudine, quella alla sedentarietà, che, solo in Europa, ha come conseguenza un milione di morti all’anno, numero davvero alto. L’uso della bicicletta e l’attività sportiva praticata in maniera frequente consentirebbero di abbassare di molto il pericolo di morte prematura per malattie cardiache, diabete, cancro, ipertensione, e combattere l’obesità. Un maggiore utilizzo della bicicletta avrebbe un altro effetto positivo per la nostra salute: la riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti, che renderebbe le nostre città molto più vivibili.Per contrastare la sedentarietà, infatti, oltre a favorire lo sport risulta indispensabile operare sui contesti delle città, facendo modo che sia più facile e soprattutto meno pericoloso girare in bicicletta. Non si può non segnalare che molti centri urbani non sono ancora dotati di piste ciclabili, si distinguono per parcheggio selvaggio anche nelle poche zone per i ciclisti e si caratterizzano per l’assenza di pochi spazi verdi. È importante, poi, insegnare ai bambini fin dai primi anni di scuola l’importanza della non sedentarietà.
Lo scopo principale dell’Oms è diminuire l’inattività fisica del 10 per cento entro il 2025. Sono almeno 150 i minuti che gli adulti, ogni settimana, dovrebbero riservare all’attività fisica, almeno 30 minuti al giorno per 5 giorni. Per i bambini e gli adolescenti indispensabile almeno un’ora al giorno. Si stima, per esempio che, in Europa, il 50 per cento degli spostamenti in città con l’utilizzo dell’automobile avviene su distanze inferiori ai 5 chilometri, distanze che potrebbero essere tranquillamente percorse usando la bicicletta e questo porterebbe alla soglia di attività fisica giornaliera necessaria per mantenersi in salute.
Sarebbe opportuno che i governi, o più in generale gli enti locali, facessero la loro parte, stabilendo incentivi fiscali per chi intende comprare biciclette e anche, come detto prima, creando piste ciclabili nel maggior numero di città possibili.