Djokovic conquista il suo secondo US Open e decimo slam in carriera, battendo in una finale equilbrata un Federer troppo sprecone sulle palle break (sole tre trasformtate su 23, nemmeno il 20%), come spesso gli capita, purtroppo per i suoi tifosi. Nole, così, si è aggiudicato il terzo slam dell’anno e aumentano in lui e nei suoi fan ancora di più i rimpianti per il Roland Garros perso, che gli avrebbe consentito di conquistare il grande Slam mentre Roger rimanda ancora una volta l’appuntamento col tanto agognato diciottesimo slam. Il serbo ha vinto il match sul piano mentale, non fallendo appunto i punti decisivi.
Djokovic-Federer (6-4,5-7,6-4,6-4)
Djokovic batte Federer, pareggiando così gli scontri diretti sia in totale che a New York (21-21 e 3-3) e allungando nel 2015 (4-2).
Il primo set si apre con tre palle break annullate da Federer, l’ultima causata da un doppio fallo. L’appuntamento col break è rimandato di poco: sull’1-1, infatti, Nole lo ottiene ma Roger rimedia subito, con la seconda di tre palle break consecutive. Sul 3-3, però, il serbo ottiene un altro break, questo sì decisivo per il set, vinto dopo aver sprecato un set point già sul 5-3.
Nel secondo set, pur vincendolo, Federer comincia a sprecare una marea di palle break: ben cinque sull’1-0, due sul 5-4 che sarebbero valse già il set in un game lungo ben dodici minuti, e una anche sul 6-5, prima di chiudere finalmente.
Il terzo set, probabilmente, si rivelerà la svolta della finale: sull’1-1 arriva il break del numero uno, agevolato da un doppio fallo e gravi errori di rovescio e di dritto dell’elvetico, che conduceva 40-15. Come nel primo set, anche stavolta c’è il contro break immediato, condito da un doppio fallo di Nole subito sulla prima palla break; Roger con un game a zero torna a condurre 3-2 e nel game successivo Djokovic recupera da 0-30, agganciandolo sul 3-3.
Sul 4-3 Federer non sfrutta altre due palle break, che l’avrebbero mandato a servire per il set. Nole, invece, non fallisce e conquista il break alla prima chance, andando lui a servire per il set, chiudendolo dopo aver annullato due palle del contro break.
Nel quarto set il numero uno prende il largo con due break, nel primo game e sul 4-2, andando così a servire per il match. Qui arriva la reazione, un po’ tardiva a dir il vero, da campionissimo di Federer, che ottiene un break con un bel game, risalendo 4-5 e si guadagna altre due palle break consecutive ma non le sfrutta e Djokovic chiude set e match alla prima opportunità.